La storia di Santa Lucia
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Preghiera
A SANTA LUCIA VERGINE E MARTIRE
O  gloriosa Martire della Cattolica Chiesa, luce di santita’ ed esempio di fortezza, pensando alle tue sublimi virtu’, nasce in me la brama di praticarle, ma sono debole a tanto: percio’ a te mi volgo o vergine e ti prego di ottenermi dal Sommo Bene la costanza nell’effettuare il mio desiderio ed una scintilla del tuo divino amore:acciocche’ io spezzi, al par di te, i vani piaceri terreni aspirando solennemente ai gaudi eterni.
Con approvazione ecclesiastica.
LA STORIA DI SANTA LUCIA.

L’esistenza di Lucia è storicamente accertata,soprattutto dopo che nelle catacombe di santa Lucia è stata scoperta la tomba della martire siracusana.I suoi Atti sono fortemente in parte leggendari:tutte le leggende hanno però un nucleo comune che ci apprestiamo a raccontare.
Lucia nacque a Siracusa,intorno al 286.Fece voto di castità perpetua sin da bambina,ma non parlò a nessuno di questa sua decisione.
Quando divenne una giovinetta,sua madre Eutichia voleva darla in sposa a un pagano giovane e ricco.
Lucia riuscì a posporre la festa del fidanzamento:implorava il Signore di risparmiarle questo matrimonio.E il Signore esaudì la ppreghiera della giovane cristiana.La madre di Lucia si ammalò gravemente e la figlia la convinse a recarsi in pellegrinaggio a Cataniasulla tomba di santa Agata.
Al ritorno Eutichia era guarita:questa guarigione le parve un miraolo così grande che esaudì l’unico desiderio di Lucia,cioè quello di condurre una vita verginale.
Il promesso sposo non era però d’accordo con questa decisione.Offeso e ferito nel suo orgoglio,il giovane accusò Lucia davanti al governatore dell’imperatore Diocleziano,il temuto persecutore dei cristiani.
La ragazza fu allora arrestata,gettata in carcere e sottoposta ad atroci torture.Quando Lucia rimase ferma nei suoi propositi e alle sue labbra non salì un solo lamento,al governatore venne in mente una pena particolarmente orribile:la ragazza sarebbe stata condottain una casa di piacere e costretta a offrire i suoi servigi.
Il tragitto sarebbe avvenuto su un carro trainato da buoi,perché la popolazione potesse schernirla a suo piacimento.Ecco allora il miracolo:né le bestie da tiro né parecchie migliaia di soldati riuscirono a spostare il carro di un centimetro.
Il governatore, fuori di sé per la collera,dette allora ordine di versarle addosso una notevole quantità di olio bollente:ma Lucia rimase illesa.Allora quel carnefice la fece passare per la spada dai soldati.Si era probabilmente nel 304. Già in epoca bizantina sulla tomba della martire fu eletta una chiesa;nonostante i numerosi rimaneggiamenti subiti,essa esiste ancora,dove oggi sorge la Siracusa moderna.Dalla chiesa si accede alle catacombe paleo-cristiane,dove un dipinto di Michelangelo da Caravaggio raffigura la “sepoltura di santa Lucia”.
Anche nel duomo di Santa Maria del Piliero,nella città vecchia di Siracusa,i fedeli commemorano la patrona della città:la cappella di santa Lucia,nella navata laterale destra,è addobbata con particolare magnificenza e costsituisce,giorno dopo giorno,la meta di numerosi pellegrini.A Roma la festa di santa Lucia fu introdotta nel VI secolo.
Non si può affermare con certezza dove siano finite le reliquie di Lucia.Una fonte sostiene che,dopo numerose soste intermedie,esse sarebbero finite nella chiesa dei santi Geremia e Lucia,a Venezia;secondo un’altra fonte,esse si troverebbero nel monastero di San Vincenzo a Metz,in Francia.
Con riferimento al suo nome,”piena di luce”,Lucia è venerata anche come patrone dei ciechi.
Diamo ora uno sguardo alla cultura di santa Lucia.
Tutti conoscono il canto popolare “Santa Lucia”.Soprattutto in Italia,testo e melodia di questo canto somo noti anche ai bambini;nel paese mediterraneo è legato anche a numerose usanze,tra cui processioni a lume di candela e feste popolari.
Anche nell’Europa settentrionale ‘è un paese in chui la festa di santa Lucia è celebrata con particolare solennità:si tratta della Svezia,dove esiste la “sposa Lucia”che avanza avvolta in una lunga veste bianca con una ghirlanda sul capo e una candela accesa.
Questa usanza è attestata dal 1780;simboleggia la fine dei giorni di oscurità.
Anche nei paesi dell’est,come Ungheria,Serbia e Croazia,al giorno di santa Lucia sono legate numerose usanze popolari.
La storia di santa Lucia ha ispirato molti scrittori e poeti,tra cui il grande Dante.
Nella iconografia Lucia è raffigurata come vergine con indosso una lunga veste;i suoi attributi sono,alternativamente,croce doppia,libro,palma,lampada,candela,torcia,spada( che spesso le trafigge il collo)e pugnale;talvolta ha in mano una ciotola con due occhi.
Facciamo anche alcuni esempi di arte figurativa:senza attributi,Lucia è raffigurata nella processione delle vergini nei mosaici di Sant’Apollinare Nuovo a Ravenna(VI secolo);Pietro Lorenzetti ,nel XIV secolo,ha dipinto Lucia con una lampada e due occhi(Firenze,Santa Lucia delle Rovinate).Un dipinto di Tiepolo nella chiesa dei Santi Apostoli ,a Venezia,(.1748 ca.),ritrae Lucia nell’atto di ricevere la sua ultima Comunione.
Nel 1608 Caravaggio ha messo sulla tela la sepoltura della martire(Siracusa,chiesa di S.Lucia).
Con corona e palma Lucia compare su una tavola(1456)di Giovanni Sagittano,nella chiesa di santa Lucia a Gaeta.
Nella cattedrale di Dresda un trittico del XV secolo ritrae Lucia con una psada in mano.Un ciclo di affreschi con i vari episodi della vita di Lucia è presenta nell’oratorio di San Giorgio in Padova ed è opera di Altichiero e Avanzo(sec.XIV).
(Schauber-Schindler,Santie Patroni,Libreria Editrice Vaticana).
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